«Per vivere l'estate con filosofia, portatevi Nietzsche in spiaggia»
Eh, caro Fritz, non me lo dire, il mare è sempre peggio. Ti ricordi quella volta, io, tu, Malwida e Peter Gast a caccia di meduse a Ischia? Non mi ricordo se c'era pure Lou, ma sai, si invecchia... Sì, lo so, si diventa ciò che si è, ma io questa cosa non è che l'ho mai capita per davvero... Cioè, se prendiamo in considerazione la decrepitudine del corpo, il rincoglionimento generale, la perdita della memoria, non è mica una bella teoria... per esempio: tu sei stato sempre scarso a racchettoni? Secondo me no, secondo me da giovane eri un mago dei racchettoni. E ora invece la mandi sempre nell'acqua e a me tocca andare a raccattarla tutte le volte... Bada che culo quella lì! No, niente, dicevo che tua sorella, in effetti, è stata una bella stronza. Lo so, quel simpaticone protonazista del marito non ha aiutato, ma secondo me lei era già sulla buona strada...
Vabbé, ci facciamo una birretta? Tanto quest'anno c'è il mare mosso e l'omino che faceva i corsi di surf non si è ancora visto. Secondo me non verrà. Altro che eterno ritorno dell'identico, qui va tutto in vacca, sempre di più.
Ma dimmi una cosa: sei stato tu, vero, a scrivere "Dioniso contro il crocifisso" in Rue Orfila? Dai, a me puoi dirlo. Solo che non hai finito perché sono arrivati i flics e tu ti sei dégonflé, come dicono i francesi, quei francesi che tu ami tanto... e dai, sù. Non lo dico a nessuno, Fritz. Lo so che dentro di te si cela un'anima da writer. Ecco: sei un writer! Sei diventato un writer perché tu sei un writer.
Sì, mi sposto dal sole.
Sì, fa caldo.
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