A Palizzi Marina (RC) c'è una pizzeria-ristorante che si chiama Zorba, ma tutti la conoscono con il nome del proprietario, Siso. Da Siso ci siamo arrivati prendendo una delle tante strade parallele che salgono su per la cresta del monte - caratteristica comune a tanti paesini di questa parte di costa calabra - seguendo una segnalazione di gente del posto, ma in verità con poca convinzione, poiché i giudizi erano tutt'altro che unanimi:
- Se volete mangiare pesce è meglio un altro ristorante, a Brancaleone: quello è un vero ristorante, il pesce lo cucina bene.
- No, andate da Siso, che il pesce lo pesca lui.
- Sì, ma bisogna vedere se ce l'ha. Se non ce l'ha vi tocca una pizza...
- Ce l'ha, ce l'ha: andate tranquilli che ce l'ha.
Davanti al ristorante ci accoglie un'insegna al neon anni '80, piuttosto imponente, con lettere quadratone verticali a formare la parola PIZZERIA. I tavoli sono disposti su una terrazza tutto sommato charmante, con vista sui tetti e, in lontananza, il mare: dalla cucina proviene un odore di fritto piuttosto intenso. Speriamo nel pesce e ci sediamo. La cameriera russa che ci riceve (scopriremo poi che è la moglie del fratello di Siso, che officia come pizzaiolo. Siso ha invece sposato un'inglese: famiglia decisamente esterofila) è gentile, e quando le chiediamo che pesce fresco c'è va un attimo in cucina a chiamare i due fratelli. A quel punto ci giochiamo il classico «ci manda tizio», che non si sa mai se funziona ma uno ci prova sempre. I fratelli paiono sorridere benevolmente e ci propongono una fritturina di alici fresche e un pesce porco (chiamato anche Balestra) al forno, pescato la mattina proprio da Siso. Accettiamo intrigati, mentre Siso ci fa una lezioncina aneddotica e simpatica su questo pesce che non abbiamo mai assaggiato. Arrivano le alici, buonissime e freschissime. Poi Siso ci propone di prendere una pepatina di cozze, poiché il pesce è ancora in forno e ci vuole un po'. Mangiando la pepata, Francesca si accorge che il limone che accompagna le cozze è un po' strano: ha il bianco esageratamente spesso e al gusto non è affatto aspro, anzi. Siso ci dice che questo limone, che viene chiamato 'u bastardùni, cresce tutto l'anno ed è tipico della zona. Visto l'apprezzamento di Francesca, ci porta un altro piattino con il limone affettato e, alla fine, anche un limone intero da portare via.
E così oggi sbuccerò finemente questo bastarduni gigante importato in terra francica e lo lascerò macerare 40 giorni nell'alcool (anche questo comprato in Italia, che qui costa tanto ed è praticamente introvabile) insieme alle bucce dei due limoni un po' verdi presi alla biocoop. Poi, acqua, zucchero, e per settembre è pronto il limoncello. Con il bianco e la polpa che restano, invece, proverò a fare quest'insalata di «limone di pane» (che è il nome con cui è conosciuto a Ischia e dintorni), anche se non ho il vino cotto.
PS: il pesce porco era delizioso. Prima di offrirci due bicchieri di bergamino, Siso è arrivato al nostro tavolo dicendo: «ah, mi ero scordato: oggi mi è rimasto attaccato al palamito uno spadino di 6-7 chili: lo volete assaggiare?». Io ero anche abbastanza pieno ma Francesca ha insistito e meno male, perché lo spadino si squagliava in bocca. Il tutto per un totale di 55 euro, con un'insalata, una bottiglia d'acqua e un litro di bianco della casa onesto (anche se un po' caldo).
Poteva francamente andarci peggio.
Poteva francamente andarci peggio.
6 commenti:
le cozze... ho l'acquolina..!
Lo spadino, le cozze, le alici... gnam gnam! Ma cosi' ci fate venire fameeee!
Quand'ero in erasmus qualche anno fa ho fatto il limoncello, avevo preso l'alcool allo Champion (alcool à fruits, mi pare).
Per certe cose bella l'Italia, vero?
@Anna: le cozze non erano male, ma il pesce porco ha dominato.
@formichina: l'alcool de fruits, esatto. Pero' è caro ed si trova soltanto a 45 gradi. Il mio "alcole neutro" a 96 gradi, della premiata distilleria Caffo (quella che fa l'Amaro del Capo), invece...
uh, non avevo notato la differenza nei gradi! ecco perché era venuto leggero... :/
ciao, arco, je suis désolé, mon commentaire n'a pas de rapport avec ton message: je voulais te dire que ton commentaire sur Gigio je ne l'ai pas publié parce que je n'arrive pas à répondre à la fois à une remarque de grammaire et à un commentaire sur Gigio. Je suis trop triste pour ça. Scusa
mi lecco i baffi e aspetto i llimoncello!! (AZ)
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