13 luglio 2008

Mondiali Rebeldi: Curva Nord campione 2008

Ospitiamo volentieri la cronaca della finale del Mondiale Rebelde 2008 scritta a 6 mani e svariate birre dalle nostre inviate a Pisa, Lotte, Simo e Rosita.


Pisa, Cinque Luglio 2008, ore 21:11: finale del Mondiale Rebelde, Brasile - Curva Nord.

Siamo alla fine dell'edizione 2008 del Mondiale Rebelde e dopo mille colpi di scena arrivano in finale la Seleçao Brasileira e gli agguerriti Supporter del Pisa.

L'entrata in campo delle squadre si apre con uno smarrimento collettivo dovuto ai colori delle divise: i giovani pisani indossano una maglia giallo-verde e i brasiliani bianco-rossa... dopo qualche scambio di battute, si svela l’arcano: la maglia degli ultras della Nord è quella giamaicana (in onore alla lussureggiante vegetazione isolana) e la maglia brasiliana è stata invece offerta dallo sponsor Lavanderia il delfino, che probabilmente porta questi colori nella sua insegna.

Vengono sistemati gli striscioni a bordo campo (bandiera del Brasile e striscione della Curva Nord) e l’attenzione collettiva è immediatamente dirottata sugli spalti, dove nel frattempo si è sistemata la tifoseria carioca che per numero di decibel urlati, cantati, ruttati, surclassa decisamente quella della squadra avversaria: quale smacco per la squadra più ultras di Pisa? Ma tant’è.

Il tifo brasiliano parte in maniera straripante: anche se sprovvisti dei consueti tamburi, hanno ugole potentissime. Su tutti, si fa notare un brasiliano a torso nudo con buzza prorompente, bandiera brasiliana legata a mo’ di mantello e birra d’ordinanza. Ma, ahinoi, il “colore” del personaggio dura pochi istanti: il suddetto inizia infatti a lanciare improperi non molto sportivi alla squadra avversaria, all’arbitro ed infine a tutti indiscriminatamente, lanciandosi sulla rete (gli insulti in brasiliano vengono compresi benissimo da tutti: un po’ perché gli insulti si capiscono sempre, un po’ per la presenza di filo-lusitani sugli spalti).

In campo, i pisani schierano i gemelli Alessio e Alessandro – uguali in tutto tranne che per i calzini – degni di una puntata di Holly e Benji. L'inizio dell'incontro vede una Curva molto aggressiva ed un Brasile non molto organizzato, tanto che dopo pochi minuti, la curva va in vantaggio e raddoppia dopo altrettanti.
Intanto sale la tensione, anche per l’atteggiamento lievemente falloso di entrambe le squadre.
Quasi gol per il Brasile: gli spalti tremano come se volessero venire giù.

Nel secondo tempo, il nostro incontenibile brasiliano fa rifornimento di birra e si ripresenta sulle gradinate con trombetta da stadio assordante, diventando sempre più aggressivo: a un certo punto si teme la rissa, ma la voglia di divertirsi e lo spirito del mondialino fanno sì che la provocazione, cercata esclusivamente dal nostro simpatico cerveja addicted, cada nel vuoto. Tutto il resto della tifoseria più festosa del mondo, infatti, ha modo di farci ricordare la sua simpatia cantando allegramente e scatenandosi in un balletto superkitsch irresistibile. In campo, la partita è al cardiopalma: la porta dei pisani, fino a quel momento inviolata anche per le alte doti tecniche del portiere della Curva, subisce gol dall’armata fantasiosa sudamericana: siamo sul 2 a 1.

A risolvere le sorti dell'incontro è l'impietosa regola dei “cinque falli” – che concede un tiro libero per ogni fallo commesso dall’altra squadra dopo i cinque consentiti – grazie alla quale i brasiliani conquistano un 2 a 2 che fa quasi crollare gli spalti.

Ma chi di fallo ferisce di fallo perisce: negli ultimi minuti arriva il 3 a 2 per la Curva che porta a casa il titolo.

Non ci resta che chiudere citando la puntuale ironia di Sergio Bontempelli : "po' esse’ un caso che in un torneo a cui partecipa tutto il mondo alla fine vinca Pisa?"

Coppa del Mondiale Rebelde 2008 alla Curva Nord.

Qui Pisa, a voi Parigi.

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