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14 settembre 2011

Mutande a Venezia

... le calli intorno a Via Garibaldi sono spettacolari parate di lenzuola, gran pavesi di mutande, festoni di calzini stesi da una facciata all'altra delle case, a volte sulla diagonale dei campielli, su fili della biancheria lunghi decine di metri. 
(Tiziano Scarpa, Venezia è un pesce)

Quello che mi manca di più dell'Italia qui a Parigi non è il caffè ma i panni stesi alle finestre e ai balconi. Un piccolo dettaglio, un po' stupido se volete, ma che restituisce un modo di vivere l'intimità ripiegato su se stesso, molto individualista e privato, fortemente accentuato dalla SGM (Spersonalizzazione da Grande Metropoli). La norma sociale è diventata legale: è infatti formalmente vietato, nei condomini, appendere i panni alle finestre e ai balconi, come mi ha cortesemente ricordato quella volta la mia padrona di casa (peraltro gentilissima e disponibilissima) quando appesi al balcone uno straccettino di 50x30 centimetri con cui avevo lavato a terra.

Oddio, anche un buon spriz fatto come si deve non è che guasterebbe...

Un sprisse à Venise

(e già, le vacanze son finite).

21 aprile 2010

Les Lascars Gays

Graffito pubblicitario + Memère en passant


 Rue Clavel, Paris 19e
 
(Majid Berilha et Hugues Duquesne raccontano a teatro la vita di due ragazzi gay nelle cités di banlieue).

5 ottobre 2008

20 marzo 2008

Ben Hur

Nella foto: Ben Hur vittorioso,
di ritorno da una difficile missione
al Mercato domenicale della Réunion



Francesca l'ha preso. Finalmente. Dopo ormai due anni di vita parigina abbiamo deciso che non avremmo più sopportato i soprusi: adesso anche noi possediamo la principale arma di offesa urbana della Ville Lumière: il carrellino della spesa. Bello, arancione fiammante: l'abbiamo subito battezzato Ben Hur, e stiamo seriamente pensando di aggiungere le lame alle ruote, per attivare la simpatica opzione carro falcato. 

Chi non ha mai passato una domenica al mercato, a Parigi, non sa che cosa vuol dire essere calpestati dai carri stracolmi di verdura trainati da arcigne vecchiette con una foga che rasenta la follia; sull'autobus, poi, altro che Circo Massimo: i carrelli di ritorno dal supermercato possono agevolmente tranciarti un piede se hai la sfortuna di capitare a tiro... Ma da oggi provate ancora a passare sopra i nostri piedi! Tremate, arzilli pensionati: è arrivato Ben Hur...

PS: per adesso ci fermiamo qui: l'evoluzione successiva, il vero armamento pesante per la battaglia urbana è la poussette da combattimento.

18 settembre 2007

Il criterium selvaggio

Domenica scorsa, a Parigi, c'è stato l'ultimo giorno d'estate. Niente di meglio da fare, dunque, che un bel giro per la città, approfittando del sole.
E poi a Ménilmontant si teneva il 4ème Critérium Sauvage des Cascades: un appuntamento da non perdere.
La Commune de Bellevill'montant insieme al collettivo Vélorution ha organizzato questo raduno festivo, scanzonato e sostanzialmente anarchico nel quale, tra due piccole ali di folla, concorrenti di tutte le età si sfidano in una gara di bicicletta a rotta di collo tra i saliscendi di Rue de la Mare, Rue des Cascades, Rue des Savies e dintorni.

Alla fine della bagarre, al suono di un'orchestrina banjo/farfisa a soffio/rullante grattato che allietava i presenti con versioni improbabili di Brasil o Paint it Black, è stato stappato lo spumante e il cappellino rosso "number 1" è andato ad un bimbo - nella foto alla sinistra - che gareggiava senza rotelle (temerario!)

Qui troverete il fotoracconto della giornata: i miei ciclisti preferiti sono il briao in maglia gialla (ad ogni giro chiedeva un bicchiere di birra), Mago Merlino, Il tipo con i fiori sul casco. Fate attenzione anche al panzone con i baffi a manubrio: lui era il meglio pezzo (poco dopo lo abbiamo incontrato sulla porta di un bistrot in cima al parco di Belleville, che suonava la sua manivelle...)

Ah sì, quasi dimenticavo: la sera prima, alla Fête de l'Humanité c'è stato il concerto di Iggy & The Stooges: 80mila persone in delirio per quattro anzianotti che hanno suonato dell'ottimo punk d'annata per un'ora e mezza come se fossimo agli inizi dei Settanta.
Energia da vendere: roba da far appendere la chitarra al chiodo a più della metà dei gruppettini di ggiovani d'ogggi.


PS: del critérium abbiamo anche opportuna testimonianza filmata (very low quality). I filmati degli stooges, invece, erano davvero pessimi, e poi su Youtube ne trovate un casino: non c'era davvero bisogno di aggiungere anche il mio. (in alcuni si vedono anche i tipi che Iggy ha chiamato sul palco a cantare No fun insieme a lui : fortunelli...)