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4 ottobre 2011
9 gennaio 2010
Lettere Persiane
Durante l'ultima lezione, una mia allieva, notando l'orario di una scuola media riportato sul libro, mi dice:
- Ma cosa vuol dire "religione"? C'è un'ora di religione, a scuola, in Italia?
- Beh, sì.- Ma cosa vuol dire "religione"? C'è un'ora di religione, a scuola, in Italia?
- Ma nelle scuole pubbliche?
- Sì.
- Ma che cos'è? Cioé, si fa "storia delle religioni", oppure...
- Oppure.
(A quel punto, sui volti del mio uditorio, che va dai 25 ai 75 anni, si comincia a dipingere un'espressione basita, come se dietro le quinte, uno sceneggiatore autistico premesse freneticamente il dito sul tasto F4).
- Cioé, si insegna la religione cattolica.
- Sì, la religione cattolica.
- Ma fino al liceo?
- Sì.
- E chi la insegna?
- Spesso, almeno ai miei tempi, erano dei preti o delle suore che facevano lezione (scopro poi che nel a.s. 2008/2009 gli ecclesiastici si sono ridotti fino al 13%. La crisi delle vocazioni, pare).
- Ah.
- Oppure dei laici scelti direttamente dalla curia (oramai la curia sceglie solo il 30% degli insegnanti, dopo il provvido intervento dell'ex-ministro Fioroni del 2003, ma si riserva comunque il diritto di revocare l'idoneità dell'insegnante).
- Ah.
- E vengono pagati dallo Stato.
- Allora in Italia non c'è la separazione tra la Chiesa e lo Stato.
- Beh, diciamo che è un punto che fa discutere. Ci sono opinioni diverse. C'è un concordato, tra l'Italia e il Vaticano, che prevede, tra le altre cose, l'ora di religione.
- Ma è obbligatoria?
- No. Se uno non la vuole fare, non la fa.
- Ma allora non è del tutto facoltativa.
- Ma sì. Se uno non vuole, si avvale del diritto di non farla e può fare una disciplina alternativa, oppure niente.
- Sì, ma di default c'è la religione cattolica.
- Sì.
- E quanti sono quelli che non la fanno?
- Pochi, credo (un 9% sul territorio nazionale, che va dal 18,3 della Toscana all'1,5 di Basilicata e Campania).
- L'anno scorso sono stata in Italia e ho assistito all'inaugurazione di una Biblioteca Universitaria, di un'università pubblica. C'era il sindaco, il prefetto, ma anche il Vescovo, che ha benedetto la Biblioteca.
- Bé, è normale... Qui in Francia è diverso. Immaginate una nuova biblioteca della Sorbona inaugurata dal Sindaco di Parigi, dal Prefetto, dal Rettore e dal Vescovo...
(Risate)
... che la benedice.
(Risate più forti).
- E' una cosa che non possiamo nemmeno immaginare.
- Eh no. Sapete, l'Italia è un paese profondamente cattolico.
E mentre pronunciavo quest'ultima frase, mi balenava in mente una pubblicità vista a natale in TV: "Crocifissi da collezione. Un'opera straordinaria in 30 fascicoli. In regalo, con il primo fascicolo a soli 4 euro e 99, il Crocifisso di Cimabue. Da Hobby&Work".
Amen.
- Cioé, si insegna la religione cattolica.
- Sì, la religione cattolica.
- Ma fino al liceo?
- Sì.
- E chi la insegna?
- Spesso, almeno ai miei tempi, erano dei preti o delle suore che facevano lezione (scopro poi che nel a.s. 2008/2009 gli ecclesiastici si sono ridotti fino al 13%. La crisi delle vocazioni, pare).
- Ah.
- Oppure dei laici scelti direttamente dalla curia (oramai la curia sceglie solo il 30% degli insegnanti, dopo il provvido intervento dell'ex-ministro Fioroni del 2003, ma si riserva comunque il diritto di revocare l'idoneità dell'insegnante).
- Ah.
- E vengono pagati dallo Stato.
- Allora in Italia non c'è la separazione tra la Chiesa e lo Stato.
- Beh, diciamo che è un punto che fa discutere. Ci sono opinioni diverse. C'è un concordato, tra l'Italia e il Vaticano, che prevede, tra le altre cose, l'ora di religione.
- Ma è obbligatoria?
- No. Se uno non la vuole fare, non la fa.
- Ma allora non è del tutto facoltativa.
- Ma sì. Se uno non vuole, si avvale del diritto di non farla e può fare una disciplina alternativa, oppure niente.
- Sì, ma di default c'è la religione cattolica.
- Sì.
- E quanti sono quelli che non la fanno?
- Pochi, credo (un 9% sul territorio nazionale, che va dal 18,3 della Toscana all'1,5 di Basilicata e Campania).
- L'anno scorso sono stata in Italia e ho assistito all'inaugurazione di una Biblioteca Universitaria, di un'università pubblica. C'era il sindaco, il prefetto, ma anche il Vescovo, che ha benedetto la Biblioteca.
- Bé, è normale... Qui in Francia è diverso. Immaginate una nuova biblioteca della Sorbona inaugurata dal Sindaco di Parigi, dal Prefetto, dal Rettore e dal Vescovo...
(Risate)
... che la benedice.
(Risate più forti).
- E' una cosa che non possiamo nemmeno immaginare.
- Eh no. Sapete, l'Italia è un paese profondamente cattolico.
E mentre pronunciavo quest'ultima frase, mi balenava in mente una pubblicità vista a natale in TV: "Crocifissi da collezione. Un'opera straordinaria in 30 fascicoli. In regalo, con il primo fascicolo a soli 4 euro e 99, il Crocifisso di Cimabue. Da Hobby&Work".
Amen.
22 ottobre 2009
24 settembre 2009
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