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30 marzo 2010

Lettere Persiane /2


Don't want to be an American idiot
One nation controlled by the media
Information age of hysteria
It's calling out to idiot America
Welcome to a new kind of tension
All across the alien nation
Where everything isn't meant to be okay
Television dreams of tomorrow
We're not the ones who're meant to follow
For that's enough to argue.

12 gennaio 2010

Souvenirs de Noël

Montaigne! toi qui te piques de franchise et de vérité, sois sincère et vrai si un philosophe peut l’être, et dis-moi s’il est quelque pays sur la terre où ce soit un crime de garder sa foi, d’être clément, bienfaisant, généreux ; où l’homme de bien soit méprisable, et le perfide honoré.
(Jean-Jacques Rousseau, Émile ou de l’Éducation)

Avanti il prossimo, si sta facendo scuro
(Jean Fabry, Capra&Cavoli)

- Non riconosco più questo paese. I suoi abitanti (giacché "cittadini" è termine che implica un grado di coscienza che non scorgo più) sono stati conquistati da un populismo desolante, lobotomizzati dal qualunquismo spaventoso dei discorsi del Potere. Questi discorsi! Ah, li sento ovunque, tutti uguali. Moltiplicati come un virus mortale, hanno estirpato dalla coscienza degli abitanti di questo paese ogni barlume di umanità, lasciandoli vegetare in una palude infetta di ignoranza, grettezza, cafonaggine, odio verso i deboli, gli stranieri, i diversi e viltà e sottomissione verso i potenti. Questi uomini e queste donne sono morti per sempre, cara Edelmira, e non fosse per l'azzurro profondo dei Vostri occhi, non proverei alcun rimorso se la più spettacolare delle eruzioni ricoprisse domani di un grigio sudario questa landa desolata.
- Non dite sciocchezze, Don Augusto. Le vostre parole piene di rancore non raggiungeranno mai il mio cuore puro, quand'anche i vostri maldestri complimenti riuscissero a trarmi in inganno. Quelli come voi sono stati condannati dalla Storia e si rifiutano di guardare in faccia la realtà. Ma non li vedete come camminano per le strade, vestiti bene e all'ultima moda? Guardateli, mentre ammirano le vetrine e riempiono caffè e ristoranti. Questo è un paese operoso, Don Augusto, un paese ricco e felice, dove non c'è posto per chi semina discordia attraverso il nichilismo.
- Se questo è il vostro ultimo pensiero, arrivederci, cara Edelmira.
- Addio, Don Augusto.

(Edelmira Thompson de Mendiluce, Il secolo che ho vissuto, Buenos Aires, 1968)

26 gennaio 2009

Ucronie

Questo era vivere in Italia, e non essere esule in America, o in Inghilterra, o in Francia. Mussolini mi divertiva come saltimbanco di genio. Ogni giorno, aprendo il giornale, dicevo: "Vediamo quale nuovo trucco ha inventato per farsi mettere nella prima pagina dei giornali". E il trucco nuovo non mancava mai. Se non fosse stata la umiliazione che il popolo italiano soffriva per quel regime di mistificazioni e di buffoneria, e il pensiero degli amici, che in Italia, a piede libero o in prigione, dovevano vivere sotto quel regime, sarei stato quasi riconoscente al duce per avermi costretto a "evadere" dall'Italia.


(Gaetano Salvemini, Memorie di un fuoruscito, Feltrinelli, 1960, p. 89)


12 gennaio 2009

La bellezza in tutti i sensi

It's up to you not to heed the call up
I don't wanna die
It's up to you not to hear the call up
I don't wanna kill
For he who will die
Is he who will kill

(The Clash - The Call Up)

Rubo totalmente (e spudoratamente) il post ad Ico (titolo compreso). Di mio ci aggiungo il nuovo seeqpod dedicato aux déserteurs. Da ex-obiettore non posso che applaudire e sostenere (per farlo anche tu, clicca qui).

9 gennaio 2009

Gaza


Io non ce la faccio più a guardare: come il muezzin cieco dell'assedio di Lisbona, "i miei occhi sono colombe morte che non ritorneranno più al nido". Se siete più fortunati di me, vi lascio un testimone oculare; un po' di controinformazione, che di questi tempi non fa mai male, insieme ad altri punti di vista (grazie Sergio); poche righe brevi ma dense di Robert Fisk (via mirumir), perché la storia e la memoria si perdono facilmente. Infine, un bell'intervento dello storico israeliano Ilan Pappé e un documento degli Ebrei contro l'occupazione, per non fare, come i fasci, di tutte le erbe un fascio.

Ah, dimenticavo: buon anno!

31 ottobre 2008

18 settembre 2008

8 settembre 2008

8 settembre: musica maestro!

[disgustorama mode on] Siete voi che avete iniziato con "I ragazzi di Salò...", do you remember, onorevole Violante?
E adesso che cazzo cercate?
Andatevene affanculo.
Tutti quanti. [disgustorama mode off]

22 giugno 2008

Libé bling-bling

carla libé.jpgChe Libération fosse diventato nel tempo un giornale molto moderato, bobo, con un occhio alla gauche-caviar e un altro al modaiolismo festaiolo e vippettaro (ma sempre di gente cool, ça va de soi), lo sapevano anche i muri (coloro che son passati dal col Mao al Rotary, per citare una famosa lettera aperta di Guy Hocquenghem).
La scelta di ospitare Carlà in redazione, con copertina e 5 pagine di intervista sulla politica, sulla musica, sulla Francia, sui rapporti col Marito Presidente, rappresenta non di meno un discreto passo in avanti verso il trash, la spazzatura, l'appiattimento totale del grande flying circus mediatico che tutto 'l mondo appuzza.

Per la verità, metà redazione era contraria al progetto e fino alla fine pare che ci siano state non poche frizioni. All'inizio, infatti, l'idea geniale e provocatoria delle teste d'uovo di Libé era quella di far apparire Carlà redattrice-capo per un giorno; di consegnarle, insomma, la redazione per un giorno intero, come avevano già fatto in marzo con un gruppo di studenti di Nanterre per commemorare il '68. Dopo tre giorni di dibattito intenso e trattative, la provocazione si è limitata alla visita in redazione, la copertina e 5 pagine di intervista sullo scibile umano: d'accordo, la first lady non sarà un premio nobel, ma visto che si dichiara "epidermicamente di sinistra", è pur sempre un gran pezzo di figa, canta pure, che si fa: non la si intervista?

Ho sempre pensato che la merda, "epidermicamente", non abbia un buon odore: chissà perché...

- 'l primo che risento parla' male di Le Monde diplomatique lo sfondo.
(Compagno Vladimiro Tegoloni, casa del popolo "V. Majakovskij", durante un dibattito post-tombola).

Ultim'ora: pare che il direttore di Libération abbia sottoposto ai suoi redattori un'altra provocazione dal sapore dadaista: consegnare la redazione per un giorno intero a Marion Anne Perrine Le Pen. Benché non comparabile all'ex-modella, la Marine nationale è comunque una bella biondona, pare canti decentemente e più volte ha dichiarato di sentirsi "epidermicamente" vicina ai soixante-huitards, visto che è nata il 5 agosto del 1968.

21 febbraio 2007