3 novembre 2008

Built to spill: elogio dell'ignoranza e degli scoppi ritardati.

I like electric toys
I like making noise
Stiff Little Fingers, Kicking up a racket (1981)

Vi è mai capitato di scoprire un grande gruppo con dieci anni di ritardo? E' come aver lasciato una scatola vuota di cioccolatini e... ma guarda un po': ce n'è ancora uno, ed è il più buono.
Il loro ultimo album - You in Reverse - è un bel disco, anche se non raggiunge i livelli dei loro 2 capolavori: Keep it Like a Secret, di ben dieci anni fa, e il bellissimo Perfect From Now On (1997), che ha ricevuto addirittura un 8 e 1/2 dallo Scaruffi, e con questo ho detto tutto; anzi no, citerò a proposito un pezzettino del sempre ineffabile maestro:
"Gli otto minuti del marziale e tenero Velvet Waltz, fra fuzz abrasivi e violoncelli in punta di piedi e wah-wah indemoniati, sono lo yin per lo yang dei nove minuti di Untrustable Part 2, che improvvisamente si getta in una convulsa bolgia di accordi spigolosi e tempi sincopati (ma finisce con una fanfara surreale)".
I Built to spill stanno suonando stasera, per soli 21 euri, alla Maroquinerie ma io - destino, beffardo e crudele - non potrò apprezzare il loro buon vecchio rock chitarristico: sono a Lucca, a guardare il commissario Montalbano...

Vabbé, vi lascio con il seeqpod del mio nuovo tormentone. Oltre a godere dei bellissimi pezzi, potreste provare un giochino sulla traccia 9, il cui testo è un collage di citazioni di canzoni famose: quante ne scovate?
Non vale gugglare, è piuttosto facile: ma alla fine fate un po' come vi pare, in fin dei conti, tanto non vi controlla nessuno (sicuri?).



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