5 settembre 2009

Laurie Anderson + Lou Reed

The Yellow Pony and Other Songs and Stories, Salle Pleyel, 4/9/2009.
Concerto bellissimo, a tratti commovente. Alle poesie/canzoni di Laurie Anderson (che giocava con la sua voce: inquietante una versione distorta da un effetto darth vader) si alternavano i classici di Lou Reed e dei Velvet. Una grande "Pale Blue Eyes", una velvetiana "Halloween Parade" - dove nella sarabanda finale Laurie incarnava insieme sia la voce di Nico che la viola di Cage - una struggente "Romeo had Juliet".
Verso la fine del concerto, in una jam strumentale si è unito un tizio che faceva suonare il suo sassofono come se fosse dieci strumenti diversi, martellando i tasti a velocità astronomiche. Il sax di John Zorn, ospite del duo, ha accompagnato anche l'ultimo bis, una magica "I'll be your mirror".
Cosa chiedere di più? Un secondo bis che purtroppo non c'è stato. Dopo gli applausi finali, i musicisti escono di scena. Lou Reed è l'ultimo, si attarda. A un metro dall'uscita si ferma nella penombra, si gira verso il pubblico e alza i due indici al cielo, come per dire: io sono leggenda. La sala viene giù con fischi e altri applausi. Rock'n'Roll will never die.
La Salle Pleyel è piuttosto rigida sul divieto di video e foto: vi dovrete dunque fidare di questa recensione e accontentarvi della foto che Franz ha scattato durante la sessione di dediche alla fine del concerto.

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