Malgrado fosse l'ultima data di un mini-tour europeo (la seconda di seguito al Bataclan, aggiunta dopo un sold-out a tempo di record) e la voce di James Murphy non fosse proprio all'altezza ("I'm sorry, but my voice, it's fucked up!"), durante un'ora e quaranta minuti filati lui e i suoi straordinari musicisti non si sono risparmiati neanche un po'.
Il concerto ha rappresentato per me una piccola sorpresa: quando li ascolti su disco, hai l'idea di un qualcosa di potente ma un po' freddo, preciso, studiato a tavolino. Ed ecco che dal vivo riescono a ricreare il ritmo metronomico della produzione in studio ma con più passione, più calore, più ritmo, aggiungendo un cuore pulsante alla perfezione della macchina quasi robotica. La panza del simpatico e paffuto James Murphy, insomma, ha partorito un vero live, un grandissimo concerto roccherroll (poche tastiere, una batteria devastante, percussioni a strafottere, doppio basso in qualche pezzo), con tanto di pogo (daft punk, pow wow), litri di sudore, stage-diving, e momenti di panico punk (una versione assassina di movementdocumentata nell'ultimo reperto video) affrontati con coraggio dalla seconda fila sotto il palco. Roccherroll is here to stay.
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