23 novembre 2010

Requiem per una vecchia carrozza


Tu entri nel métro a tarda sera, linea 2. Ti aspetti le carrozze nuove, quelle spaziose, silenziose e con l’aria condizionata, ma niente da fare. Da quando hai cambiato casa e non frequenti più tanto la linea 2 (l’hai tradita giocoforza con la 3) non becchi quasi mai il nuovo convoglio. Lo vedi spesso da fuori, lassù, sul ponte di ferro tra Jaurès e Stalingrad, che scivola scintillante sull’acqua del Bassin de la Villette. Ma stasera, sui binari, arriva puntualmente il treno scalcagnato che tappa i buchi nelle ore non di punta. Ti siedi, guardi in alto e ti colpisce subito un cartello, fallace e piuttosto datato, che ti descrive il percorso della linea 8. Ma tu sei seduto – su ciò hai pochi dubbi – sulla linea 2 in una sera di novembre del 2010, e il tuo treno non è certo diretto a Petuški. In un lampo di lucidità, comprendi allora che la RATP ha riciclato un convoglio davvero antiquato: osservando la grafica del cartello sei tentato di dire che la carrozza risale agli anni ’80 ma non hai alcuna prova per sostenere concretamente questa tua appercezione estetica. Esamini dunque i dettagli più a fondo, e con l’aiuto di una wikipedia qualsiasi provi a circoscrivere la questione. Due indizi ti permettono subito di stabilire con relativa precisione il terminus ante quem del pregevole manufatto:
1) la linea 1 non arrivava ancora alla Défense, avendo il suo capolinea ovest à Pont de Neuilly e 2) la fermata Grands Boulevards si chiamava ancora Rue Montmartre (e a causa di ciò frotte di turisti confusi scendevano davanti al Musée Grevin pensando di trovarsi al Sacro Cuore). Ma le due date sono ancora troppo recenti (aprile 1992 - estate 1998). Il manufatto è esteticamente precedente al '92, tu lo percepisci in modo chiaro e distinto. Ma hai bisogno di un altro indizio per dimostrarlo. Guardando meglio, sul lato destro del cartello, noti uno sfondo rosa salmone che colora la tratta da Charenton a Créteil, e una scritta: tarification spéciale banlieue. Scopri allora che questa tariffazione fu abbandonata il 1 novembre 1982, quando la linea 8 si adeguò alla tariffa unica, e ottieni così la prova inoppugnabile dell’appartenenza della segnaletica ai radiosi anni '80.
Così il caso è chiuso, risolto e messo nella naftalina.

9 commenti:

Raoul ha detto...

Je pense que je n'ai plus vu ça après 1983...

Angelo ha detto...

E' il genere di ricerche futili a cui non resisterei...

Colonnello Walter Kurtz ha detto...

Meraviglioso quel cartello consumato dal tempo. Hai avuto un bel riflesso a fotografarlo.

arco ha detto...

@ Raoul: peut-être qu'après '83 ils ont commencé à changer le design.

@Angelo: se è vero che la cultura non si mangia e che gli studi umanistici sono destinati alla morte certa, a questo punto sfido chiunque a giudicare della futilità di una ricerca! Non ci resta che investigare su quello che ci pare, dunque, per il puro gusto di farlo :)

@Kurtz: grazie, anche se avrei dovuto fotografarlo un po' meglio, ora che ci penso. Ma i miei riflessi erano un po' ottusi (come su un treno per Petuški...)

sissi ha detto...

so che "carrozze (...) silenziose" stava bene nel post, però ecco, le frenate della due mettono i miei nervi a dura prova ad ogni stazione, trova un altro aggettivo, dai :)
s.

arco ha detto...

Quelle della 1 e della 14 sono peggio. E in ogni caso è un progresso: quando frenano le vecchie carrozze della 2 c'è l'effetto SLAMMM! dei seggiolini pieghevoli che se sei seduto dietro ti fanno venire un infarto.
(mai contenti 'sti parigini: râleurs fino all'inverosimile :)

Jacqueline Spaccini (Artemide Diana) ha detto...

;)))

L'ho trovato interessantissimo, questo tuo post.

arco ha detto...

Grazie mille. Sulla filologia del superfluo e l'investigazione dell'inutile non mi batte nessuno.

Jacqueline Spaccini (Artemide Diana) ha detto...

Anch'io volendo, potrei dare del mio meglio...