Piove, tempo grigio e non si arriva manco a venti gradi centigradi. Non è il massimo, ma dopo il mese appena trascorso, solo adesso mi sembra di stare in vacanza. Il definitivo abbandono del domicilio italiano ha preso più tempo e fatica del previsto: tra burocrazie, recupero (invano) di crediti, secchi di vernice, mobili e pacchi a non finire, siamo riusciti a non fare nemmeno un giorno di mare. Incredibile, no? Ma da lunedì ritornerò in piscina: vuoi mettere quel bel profumo di cloro che ti sale su per le narici?
Per la verità, al mare ci siamo stati un pomeriggio, ed è stato forse l'unico momento di vero relax di tutta la "vacanza". Siamo stati tra Ortona, Orsogna e Pretoro (presepe schiacciato sui monti, dove abbiamo visto Ariane Ascaride mangiare cinghiale nei piatti di plastica), tra l'Adriatico e la Maiella, ospiti del Capitan Cerretano e della sua Lanaverre 590. Non ero mai stato in barca a vela, e in quelle poche ore mi sono divertito come un matto: fido prodiere agli ordini del capitano, ho cazzato e lascato, virato e manovrato come un vero lupacchiotto di mare: se non ci credete, qui trovate le foto di Francesca, che ha immortalato l'evento. Dell'impresa esiste anche un video, e visto che su youtube ci sono chiens et cochons, prima o poi...
Io invece ho beccato questa perla dietro al Lido Saraceni, a Ortona:
Cercando di capire il significato recondito del cartello, per qualche attimo mi sono immaginato di tutto: Padre Pio che impasta le mozzarelle di bufala, Padre Pio che appare al mozzarellaro di bufala e gli impartisce la remissione di tutti i peccati e gli guarisce la gotta, astuti e creativi artigiani che producono mozzarelle di bufala a forma di Padre Pio, treccioni di bufala affumicati da appendere come ex-voto...
La soluzione era invece più semplice e stava dall'altra parte del camion:
Le mozzarelle di bufala sono di "San Giovani Rotònto" (pronunciate con l'accento giusto, mi raccomanto); per quelli più duri, poi, c'è anche un'ulteriore spiegazione: "padre virgola pio".
Amen, e buon appetito.
Per la verità, al mare ci siamo stati un pomeriggio, ed è stato forse l'unico momento di vero relax di tutta la "vacanza". Siamo stati tra Ortona, Orsogna e Pretoro (presepe schiacciato sui monti, dove abbiamo visto Ariane Ascaride mangiare cinghiale nei piatti di plastica), tra l'Adriatico e la Maiella, ospiti del Capitan Cerretano e della sua Lanaverre 590. Non ero mai stato in barca a vela, e in quelle poche ore mi sono divertito come un matto: fido prodiere agli ordini del capitano, ho cazzato e lascato, virato e manovrato come un vero lupacchiotto di mare: se non ci credete, qui trovate le foto di Francesca, che ha immortalato l'evento. Dell'impresa esiste anche un video, e visto che su youtube ci sono chiens et cochons, prima o poi...
Io invece ho beccato questa perla dietro al Lido Saraceni, a Ortona:
Cercando di capire il significato recondito del cartello, per qualche attimo mi sono immaginato di tutto: Padre Pio che impasta le mozzarelle di bufala, Padre Pio che appare al mozzarellaro di bufala e gli impartisce la remissione di tutti i peccati e gli guarisce la gotta, astuti e creativi artigiani che producono mozzarelle di bufala a forma di Padre Pio, treccioni di bufala affumicati da appendere come ex-voto...
La soluzione era invece più semplice e stava dall'altra parte del camion:
Le mozzarelle di bufala sono di "San Giovani Rotònto" (pronunciate con l'accento giusto, mi raccomanto); per quelli più duri, poi, c'è anche un'ulteriore spiegazione: "padre virgola pio".
Amen, e buon appetito.
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