7 ottobre 2008

Patti Smith - Nuit Blanche 2008

Francamente, l'idea di andare a vedere un reading di Patti Smith, nella chiesa di Saint Germain des Près, basato sul Cantico di San Francesco non è che mi facesse impazzire. Però Patti Smith è sempre Patti Smith, che diamine, ed il concerto era pure gratìss (beh, grazie a Francesca e Laura che hanno fatto un'ora e mezza di coda all'Hotel de Ville a ritirare i biglietti il giorno prima)...
Poi va a finire che lei sale sul palco, accompagnata dalla figlia Jesse al piano e dal figlio Jackson alla chitarra, e comincia a fare un suo concerto in piena regola - altro che S. Francesco - beata, felice e palesemente emozionata di suonare in quella Parigi che l'accolse nel 1969 (quasi quarant'anni fa).
Il concerto dura poco più di mezz'ora ma tanto basta: dopo aver steccato un poco su Redondo Beach (ma chi se ne frega, se lo può permettere), parte una Dancing Barefoot da brividi, con una voce se possibile ancora più bella ed emozionante di quella di trent'anni fa. A quel punto, per me poteva finire tutto lì. E invece no: arpeggino del figlio e: "There is a town, in North Ontario...". Allora dillo, che oltre ai brividi vuoi che mi metta a piangere: ammettilo.
E ora? Come si potrebbe chiudere la serata? Per esempio potremmo ricordare papà Fred "sonic" Smith, indimenticato leader degli MC5, e dedicargli un pezzo. Potremmo suonare tutti insieme Because The Night. Per esempio.
Patti saluta, ma prima di andare via fa un ultimo pezzo: People Have The Power. La gente è in piedi a battere le mani; qualche pugno alzato, ad imitare il suo; fa strano, in chiesa; sembrano dire: ci crediamo ancora, nonostante tutto.
Saluti. Buonanotte. Merci Paris.

Non ho mai creduto agli angeli: ma se ne dovesse esistere anche solo uno, era lì, l'altra notte, nella chiesa di Saint Germain des Près.

Ora piangete tutti quanti, in religioso silenzio:

1 commento:

enzo ha detto...

grazie mille, patty è splendida come sempre (che c..o hai avuto, anche a gratisse)