"L'etica è l'estetica interiore".
La frase è una citazione del poeta Pierre Reverdy.
In questo simpatico blog, dove un ex-professore di filosofia in pensione commenta una citazione al giorno, potete trovare una divertente lettura di Miss.tic in chiave platonica (anziché anarco-femminista).
Ma chi è Miss.Tic? Una delle firme più famose tra i graffitisti di Parigi, fatta di silhouettes di donne e giochi di parole disseminate per i muri della città.
Per quanto mi riguarda, non farò il giro di Parigi scattando foto di Miss.Tic: c'è già un agguerrito Fan Club che ha pensato a questo e ad altro.
La foto è stata scattata in Rue des Cinq-Diamants, alla Butte aux Cailles, quartiere di case basse una volta popolari e oggi di locali giovani, carini e piuttosto cheap (e non ancora troppo bobos).
Di questi luoghi, il grande Léo Malet non conservava un buon ricordo: in Nebbia al ponte di Tolbiac, forse il suo miglior Nestor Burma, quello dove l'autobiografia si innesta perfettamente sulla creazione fantastica (e probabilmente anche il migliore adattamento a fumetti di Tardi), l'investigatore parla del XIII arrondissement, tra gli anni '30 e '50, con cinismo e desolazione: "E' un lurido quartiere, un posto fottuto..." E a proposito dei cinque diamanti e dintorni:
Detto en passant, in Rue de l'Espérance, ai giorni nostri, si trova forse l'unico posto di Parigi che per dieci euri TTC (tuttetassecomprese) vi serve entrée, plat, dessert e addirittura un quartino di vino, a pranzo come a cena (e se ci andate con la routard vi offrono pure l'aperitivo)!
Il bistrot si chiama - giustamente - l'Espérance.
In questo simpatico blog, dove un ex-professore di filosofia in pensione commenta una citazione al giorno, potete trovare una divertente lettura di Miss.tic in chiave platonica (anziché anarco-femminista).
Ma chi è Miss.Tic? Una delle firme più famose tra i graffitisti di Parigi, fatta di silhouettes di donne e giochi di parole disseminate per i muri della città.
Per quanto mi riguarda, non farò il giro di Parigi scattando foto di Miss.Tic: c'è già un agguerrito Fan Club che ha pensato a questo e ad altro.
La foto è stata scattata in Rue des Cinq-Diamants, alla Butte aux Cailles, quartiere di case basse una volta popolari e oggi di locali giovani, carini e piuttosto cheap (e non ancora troppo bobos).
Di questi luoghi, il grande Léo Malet non conservava un buon ricordo: in Nebbia al ponte di Tolbiac, forse il suo miglior Nestor Burma, quello dove l'autobiografia si innesta perfettamente sulla creazione fantastica (e probabilmente anche il migliore adattamento a fumetti di Tardi), l'investigatore parla del XIII arrondissement, tra gli anni '30 e '50, con cinismo e desolazione: "E' un lurido quartiere, un posto fottuto..." E a proposito dei cinque diamanti e dintorni:
Il tredicesimo arrondissement brulica di strade dai nomi affascinanti, pittoreschi e generalmente bugiardi. In Via dei Cinque Diamanti, nessun diamante; in via del Castello dei Benestanti c'è il dormitorio "Nicolas Flamel"; in Via delle Terre del Curato non ci ho mai visto preti; e in Via Croulebarbe non ci sta l'Academie Française. Quanto a Via della Speranza... da piangere!"
Detto en passant, in Rue de l'Espérance, ai giorni nostri, si trova forse l'unico posto di Parigi che per dieci euri TTC (tuttetassecomprese) vi serve entrée, plat, dessert e addirittura un quartino di vino, a pranzo come a cena (e se ci andate con la routard vi offrono pure l'aperitivo)!
Il bistrot si chiama - giustamente - l'Espérance.
1 commento:
Miss.Tic: oggi l'ho incontrata un paio di volte.
Il contributo più carino (à mon avis): "parisiennes femmes capitales"...
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