12 dicembre 2009

Confine di Stato

Leone spiegava con perizia: "Vedi, amico, le cose andranno così: noi faremo quello che dobbiamo fare. Lo faremo bene, talmente bene che la gente crederà che siano stati i rossi a farlo. A quel punto sarà il popolo a chiederci di intervenire. E se i piani alti non saranno d'accordo..."
Sterling finì la frase: "Allora saranno cazzi amari".
Leone sorrideva. Accese una papier mais: "Colpo di Stato, amico. Puro e semplice. Siamo armati, addestrati. Abbiamo i mezzi, gli uomini e la capacità. Ci prenderemo il Paese in una notte. E cacceremo i comunisti a calci in culo."
Sterling, alzando il bicchiere colmo di Pernod: "Volesse Iddio!".
Leone, occhi di ghiaccio: "Gott mit uns, camerata".
La notte tra l'11 e il 12 dicembre non dormì nessuno. Troppa tensione, troppi dettagli da ripassare. Qualche ora di sonno al mattino del 12. Le polveri avrebbero preso fuoco alle 16.00.

(Simone Sarasso, Confine di Stato)

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