23 novembre 2011

Il PACS e il Pantheon degli Impiegati Pubblici

Per contrarre un Patto Civile di Solidarietà in Francia la procedura è abbastanza semplice; le cose si complicano un poco quando gli aspiranti pacsé(e)s sono stranieri: è dunque con una certa dose di timore che abbiamo affrontato i vari passaggi burocratici, ben sapendo che ci sarebbero state di mezzo le due leggendarie burocrazie «cugine», di qua e di là delle Alpi.

Tuttavia, alcuni documenti sono stati di facile reperibilità, come ad esempio il «certificato di non Pacs», che mi è stato consegnato in cinque minuti, mentre l'impiegata del tribunale, molto simpatica, si intratteneva con me sulla solita storia della strana carta d’identità di colore verde di Franz: (- L’Alto Adige? Statuto Speciale? In Italia? E parlano in Tedesco? Ah bon!). Quando è stata la volta di chiedere il «certificato di non iscrizione al registro civile» (che dimostra che non si è «giuridicamente incapaci»), la procedura era duplice: mandare una domanda corredata dalla fotocopia della carta d'identità al Servizio Centrale dello Stato Civile presso il Ministero degli Affari Esteri (11, Rue de la Maison Blanche a Nantes), oppure... mandare una mail. Forte di anni di esperienza con la burocrazia francese, mi sono subito detto: seee, una mail! Ma figuriamoci! Però, visto che tentar non nuoce e a scrivere una mail ci vogliono 2 minuti, vediamo come va.
Voi non ci crederete, ma dopo tre giorni esatti, nella mia cassetta della posta ho trovato il documento debitamente firmato da Cédric Tabary (sì, facciamo i nomi e i cognomi, per una volta che citiamo Supereroi del Servizio Pubblico), funzionario del suddetto ministero. Ma nel Pantheon degli Impiegati Pubblici, un posto ancora più illustre spetterà a Monsieur Frédéric Roquier, il quale ha risposto alla mail di richiesta che Franz aveva scritto giovedì, facendo arrivare il certificato venerdì mattina! 
Che dire? Possiamo forse suggerire ai responsabili di tutti i servizi pubblici uno Stage intensivo di aggiornamento a Nantes, nell'ufficio dei nostri eroi (che rimarranno per sempre nei nostri cuori). I primi ad andarci con urgenza dovrebbero essere quelli della Sottoprefettura di Antony.

Detto questo, la festa è finita ma - per chi vuole contribuire con un pensiero - la lista di Pacs rimane aperta presso Romeo. Purtroppo ho notato che la coppia di pesci martello in cristallo che ho sempre sognato non è più in vetrina: l'avrà comprata Lavitola.

PS: Ho tralasciato volutamente il côté italiano della burocrazia: ce la si cava abbastanza facilmente, basta andare al Consolato d'Italia (dove potete trovarci gente che sta lì perchè gli è pigliata la nostalgia) e chiedere un Certificat de coutume, che otterrete dopo aver loro consegnato un estratto dell'atto di nascita e la trascurabile somma di euri 49.98 € (che a noi ci è parsa una sorta di pizzo, visto che altre nazioni, per lo stesso documento, fanno pagare decisamente di meno).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

marzo 2007/novembre 2011: pacs premeditato.

anonimo lucchese

arco ha detto...

Beh, diciamo presentito. In ogni caso, una lunga gestazione...