L'altra sera avevamo due amici a cena (non per cena), pure loro italiani in esilio, del «circolo dei bloggers parigini estinti». Avendo scoperto una comune passione per la tarama & affini, avevo promesso loro un dîner a tema, con un menu composto da blinis con tarama al naturale (non colorata col pennarello), rillettes di tonno ai capperi, tartara di alghe, fegato di merluzzo affumicato e salicornes. Poi due spaghetti alla bottarga - ricetta di mamma - e per finire un po' di formaggio, ché una cena senza formaggio è una bella donna a cui manca un occhio, come diceva quel tale.
I nostri ospiti si sono guardati bene dal portare del vino e hanno optato per il dolce: una scatola di macarons.
Ora, direte voi: e che sarà mai! I macarons sono overrated (e da quando Ladurée ha aperto a Milano, diciamolo, pure un po' sputtanated). Ma dimenticatevi tutto quello che sapete sui macarons. Dimenticate l'antagonismo eterno tra Pierre Hermé e Ladurée, dimenticate tutti gli articoli su «dove trovare i migliori macarons a Parigi», dimenticate le degustazioni dei giornali specializzati (nelle quali, puntualmente, arrivano ai primi posti i macarons surgelati di Picard che si fanno burla dei più grandi pasticcieri titolati).
Dimenticate tutto, perché il maestro Sadaharu Aoki ha sfornato il macaron definitivo. La pasta è croccante e morbida allo stesso tempo, la crema ha una consistenza perfetta. E i gusti: tè matcha, cassis, violetta, sesamo, earl grey (il mio preferito), rosa (che non ho mangiato per pregiudizio, ma mi assicurano eccezionale). Dal piccolo e stiloso depliant, ho anche scoperto l'esistenza di un macaron al wasabi e un altro all'umeboshi (e non vedo l'ora di assaggiarli).
I nostri ospiti hanno così vinto la cena, facendoci scoprire questo Chef pâtissier nato a Tokyo nel 1968 e trasferitosi a Parigi nel 1991. Dopo dieci anni di gavetta alla corte dei grandi, Aoki apre la sua prima pasticceria nel 2001. E pensare che siamo stati dieci anni nell'ignoranza (David Lebovitz lo citava già nel 2005 e non per i macaron: pare che la sua specialità sia la pasta sfoglia): roba da matti.
Dimenticate tutto, perché il maestro Sadaharu Aoki ha sfornato il macaron definitivo. La pasta è croccante e morbida allo stesso tempo, la crema ha una consistenza perfetta. E i gusti: tè matcha, cassis, violetta, sesamo, earl grey (il mio preferito), rosa (che non ho mangiato per pregiudizio, ma mi assicurano eccezionale). Dal piccolo e stiloso depliant, ho anche scoperto l'esistenza di un macaron al wasabi e un altro all'umeboshi (e non vedo l'ora di assaggiarli).
I nostri ospiti hanno così vinto la cena, facendoci scoprire questo Chef pâtissier nato a Tokyo nel 1968 e trasferitosi a Parigi nel 1991. Dopo dieci anni di gavetta alla corte dei grandi, Aoki apre la sua prima pasticceria nel 2001. E pensare che siamo stati dieci anni nell'ignoranza (David Lebovitz lo citava già nel 2005 e non per i macaron: pare che la sua specialità sia la pasta sfoglia): roba da matti.
Haiku makaronu
Amo il semplice
ma è difficile:
non puoi barare.
15 commenti:
E sti cazzi! no..no..volevo dire "me cojoni!" Non mi ricordo più...
Intendevo: bella vita bioNdini! (con ammirazione e un po' di invidia e acquolina in bocca).
Ma quando vengo io non me la fate mai l'alga marinata senza un occhio col formaggio di merluzzo spruzzato di macaron affumicati!
'rtacci vostri!
Petite Soeur Affameé
Guarda che potremmo accettare i tuoi suggerimenti...
Accidenti, ora mi hai fatto venire voglia di taramosalata!
Non so come ringraziarti per aver parlato di Sadaharu Aoki, perché sono sempre stata curiosa di provare i suoi macaron, ma alla fine fra una cosa e l'altra mi è sempre passato di mente.
Ora, leggendo la tua recensione, capisco che non posso rimandare oltre!
Quelli al wasabi li avevo mangiati da Hermé ed erano buonissimi.
Facevano parte della collezione di due estati fa: l'abbinamento era wasabi e fragola se non ricordo male.
E su quelli di Ladurée stendo un velo pietoso.
Calcolando che la tua cena mi avrebbe mandata stramazzata al suolo e per bontà e per eccesso, calcolando che i macarons potrebbero benissimo non esistere per me... dove hai detto che sta, questo genio nipponico?
Ciao
Jacq
Siamo al coming out degli amanti di uova e frattaglie di pesce: ottimo!
Il "genio nipponico" ha 4 negozi, tutti nei beaux quartiers:
http://www.sadaharuaoki.com/boutique/paris-fr.html
Domani farò un salto in un beau quartier perché i macarons di Maestro Aoki me li sogno giorno e notte... SLURP!
Ma come, solo adesso mi conosci l'AOKI? Come sei out...
E infatti, non ho mai capito cosa ci facciamo insieme a David Lebovitz!
(e non ti confesso quanti film NON ho visto: potresti impazzire :).
Concordo pienamente.
Per quanto i macarons siano overrated e sputtanated, spezzo una lancia in favore di Sadaharu Aoki. Quando sono stata a Parigi l'ultima volta, ho voluto fare qualche test-macarons: non li conoscevo ancora e volevo provarne di diversi. I suoi vinsero alla grande!
Sento ancora il sapore di quello all'earl grey e non sarò felice finché non riuscirò a mangiarne un altro!
Uova, frattaglie di pesce, e Dexter!
(Anche se vorrei fingere di non aver mai visto l'ultima stagione...)
Sull'ultima stagione di Dexter (specie l'ultima puntata...) mi sa che siamo tutti d'accordo. Ma gli vogliamo bene lo stesso? Sì, dai!
PS. Captcha: DINGUE. No comment.
mamma mia, e io che vi servo sempre patatine e pizza congelata!
AZ
Oddio, mi avete fatto venire la voglia...no, non i macarons, ma ho visto il suo sito, voglio la sua galette Mâcha ... e anche la classica, perchè sono incinta!!! Quindi se venite da noi a Stras, sapete cosa portarmi.
FB
AZ, ma mi faccia il piacere: lei è l'autrice di una delle paste fredde più buone che io abbia mai mangiato.
FB: ricevuto! :)
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